Feb 23, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Avvertenza: tutte le informazioni geocodificate presenti in questo sito sono puramente indicative. Gli oggetti rappresentati (ad es. luoghi d’incontro e quant’altro) e i servizi di localizzazione o navigazione, possono essere imprecisi o errati nello stabilire indirizzi, posizioni, prossimità, distanze, indicazioni e orientamento.
Feb 23, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
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Feb 23, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
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Feb 23, 2012 | Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Cristiani di una parrocchia cattolica di Basilea in visita alla comunità islamica del quartiere. Dopo la preghiera dei musulmani, c’è stato il pranzo insieme. «Nel pomeriggio, un torneo di calcio: squadre di bambini, giovani, adulti, e anche “imam contro preti”!» – racconta l’imam Mohammed Tas di Kleinbasel. «Noi parroci abbiamo perso, ma l’amicizia è cresciuta», osserva con un sorriso il parroco Ruedi Beck. E l’imam continua: «Abbiamo la gioia di ritrovarci. Molte cose ci uniscono: viviamo nella stessa città, siamo persone, abbiamo tutti molto lavoro e molte preoccupazioni. Preghiamo l’uno per l’altro e ci aiutiamo, dove possiamo». Questo è uno degli esempi che, durante la giornata “Musulmani e cristiani in dialogo”, lo scorso 12 febbraio a Baar, ha manifestato che è possibile realizzare rapporti di famiglia fra comunità religiose diverse. Erano 80 i partecipanti, convenuti dalle tre regioni linguistiche svizzere, 40 cristiani e 40 musulmani, originari di 17 nazioni, fra cui Kosovo, Iraq, Iran, Turchia, Macedonia, Costa d’Avorio, Africa del Nord. Hanno partecipato attivamente al dialogo anche personalità conosciute nella Confederazione Elvetica, come il dott. Taner Hatipoglu, presidente della lega delle organizzazioni musulmane di Zurigo e quattro Imam. Alla base del dialogo il tema “Ascoltare e vivere la Parola di Dio”. Ali Cetin, imam di Baar, ha introdotto i presenti alla comprensione musulmana di chi è Dio e la sua parola per i musulmani: «Colui che è veramente amato e lo riconosce, legge l’e-mail, il messaggino o una lettera del suo amico parola per parola più volte. Stima la scrittura, ogni parola, ogni frase. È così che il musulmano onora il Corano, come una lettera che Dio ha inviato agli uomini. I suoi versetti sono citati con amore, imparati a memoria e messi in pratica».
Nel pensiero cristiano l’amore di Dio uno e trino è un punto centrale. La sua importanza è venuta in forte rilievo in un brano di un discorso di Chiara Lubich, in occasione di un congresso internazionale con amici musulmani a Roma, nel 1998. Diceva: «Noi crediamo che Dio ci ama immensamente… E nel Corano sta scritto: ‘I credenti non amano diversamente da come amano Dio.’ Questa è la cosa più forte che ci può unire. Così non siamo più solo musulmani e cristiani, ma fratelli e sorelle, persone che mettono Dio al primo posto».
L’imam Mustapha Baztami di Teramo (Italia), uno dei relatori, che ha personalmente conosciuto Chiara Lubich, ha affermato: “Chiara Lubich è la prima cristiana, la prima donna che ha parlato in una moschea ad Harlem (1997). È riuscita a creare un ponte fra le religioni. Non ha avuto timore di incontrare le differenze delle varie religioni, perché ha fatto della sua fede nell’Amore di Dio un modo di vivere e non degli slogan vuoti”. Gli ha fatto eco una musulmana impegnata: “Oggi ci siamo incontrati sullo stesso livello, come in una famiglia, accettati da tutti. Formiamo un ponte, una ‘terra di nessuno’ che lega tutti”.
E infine, la Regola d’oro, a conclusione dell’incontro, ricordata da Marianne Rentsch e Franco Galli, responsabili del Movimento dei focolari in Svizzera: «Nessuno di voi è credente se non desidera per il fratello ciò che desidera per se stesso» (Maometto, Hadith 13, libro dei 40 Hadithe di al-Nawawii); «E come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro» (Vangelo secondo Luca 6,31). Così come viene espressa nella tradizione cristiana e in quella islamica, che – stampata in formato carta di credito, nelle tre lingue nazionali della Svizzera, ciascun partecipante ha portato via come promemoria. Beatrix Ledergerber-Baumer (altro…)
Feb 22, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 22, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
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Feb 22, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
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Feb 21, 2012 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Conoscere, Vivere, Comunicare, Agire. Attorno a queste 4 piste di pensiero e azione si è svolto dal 17 al 21 febbraio al Centro Mariapoli di Castelgandolfo il congresso dei gen 3. 410 ragazzi, dai 13 ai 17 anni, di 17 nazionalità diverse, alcune anche extraeuropee: Brasile, Panama, Cile, Costarica e Venezuela. Presente anche un rappresentante dall’Iraq. Tema centrale dell’incontro: “La Parola Crea”, che i ragazzi hanno approfondito in vari modi attraverso un articolato programma che ha alternato momenti in sala, lavoro in gruppo, tempi di dialogo su vari temi e anche spazi di “a tu per tu con Dio”. I gen 3 non sono stati con le mani in mano. Da veri protagonisti dell’incontro si sono lanciati in una serie di laboratori in cui hanno potuto sperimentarsi sul tema della “Parola” nei diversi campi della comunicazione. Divisi in piccoli gruppi hanno lavorato esplorando i segreti della pubblicità e le tecniche dei telegiornali e del Web. Hanno conosciuto da vicino le redazioni del Giornale gen3, di focolare.org e del SIF (servizio informazione focolari). E ancora si sono messi alla prova con la Teens TV, Teens radio, Città nuova, il Centro Santa Chiara Audiovisivi, e il settore informatica. Alcuni poi sono scesi in campo e sono andati ad intervistare il sindaco di Grottaferrata (Roma) Gabriele Mori al quale hanno rivolto 9 domande su Chiara Lubich, il movimento dei Focolari, la sua vita politica, su come vive il Vangelo e sul ruolo dei ragazzi nella vita della città. Un nutrito gruppo di gen 3 ha lavorato fianco a fianco con i membri del gruppo internazionale Gen Rosso, per la messa a punto di uno spettacolo dal titolo “Street light” che è andato poi in scena al palazzetto dello sport di Genzano (Roma) messo a disposizione dal sindaco ed aperto a tutti con ingresso gratuito. È una storia metropolitana di bullismo accaduta negli anni ’60 a Chicago in cui si racconta in maniera creativa come si può vincere con la pace, il perdono, la solidarietà reciproca. L’avversario non è un nemico. Anche i gen 3 hanno le loro storie di vita quotidiana illuminata dal Vangelo. Prendono la parola ragazzi africani, europei, sudamericani dove alla vendetta per un danno subito, si risponde con il perdono, e alla strada più facile dell’adeguarsi, si sceglie di andare controcorrente. “Gioco in una squadra di pallacanestro – racconta Andrea -. Tempo fa, durante una partita, per un mio fallo, un ragazzo è caduto a terra; mi sono avvicinato e l’ho aiutato ad alzarsi. Dalla panchina, il mio allenatore si è arrabbiato perché avevo aiutato un avversario. Secondo la sua filosofia non avrei dovuto farlo. Ho pensato però che dovevo voler bene a quel ragazzo ma anche all’allenatore e fargli capire che si poteva vincere rispettando comunque l’avversario, non considerandolo un nemico”. (altro…)
Feb 20, 2012 | Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Feb 20, 2012 | Focolari nel Mondo
Maria Voce visita la comunità dei Focolari (9-14 febbraio 2012) (altro…)
Feb 20, 2012 | Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
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Feb 20, 2012 | Focolari nel Mondo
Castelgandolfo, 17-21 February 2012 (altro…)
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
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Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
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Rua Jose M.S. Parano 164 Jardim Presidente 86061-270 Londrina, PR Tel.: (43) 3304-1213 (altro…)
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 20, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 20, 2012 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
No, io perdono! (Dionisio, Africa) «Stavo giocando con un mio amico quando è arrivato un altro ragazzo che senza motivo ha cominciato a picchiarmi sulla testa con una bottiglia di vetro. Per le tante ferite sono stato portato in ospedale. Ritornato a casa, il dolore era così forte che avevo un solo pensiero: quello di vendicarmi. Il giorno dopo, il papà di quel ragazzo, è venuto a casa mia a scusarsi di quanto era accaduto dandomi il permesso di fare a suo figlio ciò che lui aveva fatto a me “…forse così capirà quando si è comportato male!”. Proprio mentre lui parlava, mi sono ricordato che noi gen 3 dobbiamo amare anche il nemico. Allora ho subito risposto: “Non farò niente contro suo figlio perché l’ho perdonato”. Lui non si aspettava questa mia risposta che sconvolgeva le sue abitudini, e felicissimo ha chiamato il figlio, anche lui molto sorpreso. Ci siamo perdonati a vicenda.» L’avversario non è un nemico (Andrea, Italia)
«Gioco in una squadra di pallacanestro. Spesso noto che lo sport si trasforma in una specie di guerra, dove conta solamente vincere. Un po’ di tempo fa, durante una partita, l’avversario che marcavo era più grande di me e usava tanto il contatto fisico. Ad un certo punto, per un mio fallo, lui è caduto a terra; mi sono avvicinato e l’ho aiutato ad alzarsi. E’ successo allora un fatto strano: il mio allenatore, dalla panchina, si è arrabbiato perché avevo aiutato un avversario. Secondo la sua filosofia non avrei dovuto farlo. Ho pensato però che dovevo voler bene a quel ragazzo ma anche all’allenatore e fargli capire che si poteva vincere rispettando comunque l’avversario, non considerandolo un nemico. Da quel momento, ancora di più, quando gioco una partita, vedo nella mia squadra e in quella avversaria Gesù, come se giocassi solo con Lui.» Bestemmie? No grazie! (Un Gen 3 di Trento, Italia) «Nella mia classe di istituto tecnico, la maggioranza dei ragazzi sono abituati a bestemmiare. A me, che sono cristiano praticante, e a un ragazzo musulmano dava molto fastidio, ma non sapevamo cosa fare. Un giorno il ragazzo musulmano è venuto da me per chiedermi come mai io non reagisco davanti alle loro bestemmie e alle loro prese in giro, e io gli risposi che cercavo di perdonarli, poiché sono un gen 3. Abbiamo cominciato a frequentarci, e un giorno ci siamo messi d’accordo per andare a dire ad uno ad uno dei nostri compagni di non parlare in questo modo. All’inizio ci hanno preso un po’ in giro, ma sorprendentemente dopo un po’ hanno quasi smesso.» (altro…)
Feb 19, 2012 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Catturarla questa parola – dice Simone 15 anni -per viverla e portarla agli altri. Sono venuto per ricaricarmi.»; «conosco da molto tempo la vita dei gen 3 e in questo congresso ho capito meglio cosa vuol dire amare». Due impressioni dei numerosi presenti al congresso gen 3 che si è svolto a Castelgandolfo (Roma) dal 17 al 21 febbraio, con l’obiettivo di approfondire come il Vangelo può aiutarci nella vita quotidiana. Il programma si è snodato approfondendo 4 parole chiavi: conoscere, vivere, comunicare e agire. Alla presenza di 410 gen 3 dai 13 ai 17 anni, di 17 nazionalità e sette lingue diverse, Agostino Spolti, responsabile mondiale dei gen 3, ha aperto il congresso focalizzando la figura del gen3: un costruttore d’unita dovunque si trova a vivere. Quindi, la riflessione del tema centrale: “La Parola crea”, attraverso alcuni pensieri video registrati di Chiara Lubich.
Alcuni gen3 del Brasile che non sono potuti venire a Roma hanno inviato un video sull’importanza della condivisione. Raccontano che uno di loro, Marco, possedeva un gioco che gli stava caro. Manuel, vedendolo, s’incuriosì tanto da dirgli di prenderne uno per lui ma Marco rifiutò. Dopo diversi giorni quest’ultimo capì che le sue azioni erano sbagliate, quindi ritornò sui suoi passi e glielo regalò. Manuel rimase colpito da questo suo gesto e pensò: “Cosa posso fare per ricambiare il suo regalo ?”. Si ricordò che aveva un’armonica a cui anche lui teneva molto e gliela regalò. Abbiamo utilizzato 2 pomeriggi per svolgere diversi laboratori: preparazione di un concerto con il complesso internazionale Gen Rosso e comunicazione: pubblicità, spot, contagio virale, telegiornale, interviste, Giornale gen3, web, servizio stampa, Teens TV, Teens radio, Città nuova, informatica… Alcuni di noi sono andati a fare un’ intervista al sindaco di Grottaferrata, Gabriele Mori. Gli sono state rivolte 9 domande sulla nostra fondatrice, Chiara Lubich, sul Movimento dei focolari, circa la sua vita politica, su come vive il Vangelo e sul ruolo dei ragazzi nella vita della città. Il Congresso si conclude lunedi 20 Febbraio con un grande spettacolo nel palazzetto dello sport di Genzano (Roma), messo a disposizione dalle autorità ed aperto a tutti con ingresso gratuito. Con questo spettacolo possiamo trasmettere la nostra vita gen. Una frase di uno di noi può sintetizzare questi quattro intensi giorni: “Siamo stati molto colpiti da questo congresso perché c’è l’amore scambievole in qualunque angolo e in ogni momento della giornata.” A cura della redazione gen3 del Congresso (altro…)
Feb 19, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Feb 19, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Il Brasile è la quinta potenza economica mondiale con 8,5 milioni di km2 e con quasi 200 milioni di abitanti, discendenti dai colonizzatori bianchi, dagli schiavi neri e dai popoli indigeni, oltre agli immigranti di ogni dove che parlano una sola lingua: il portoghese. Un Paese dalle dimensioni continentali, con condizioni climatiche e geografiche differenti, grandi ricchezze naturali e un forte potenziale di crescita. Un Paese segnato ugualmente da grandi contrasti sociali, che vanno un po’ diminuendo, grazie anche agli sforzi degli ultimi governi. Sono le sfide di una democrazia giovane, di una nazione uscita da una dittatura militare meno di 30 anni fa.
È qui che nel 1991, Chiara Lubich, colpita dai gravi problemi sociali, lancia le basi di una vera rivoluzione nell’ambito economico con l’Economia di Comunione (EdC), progetto oggi conosciuto in tutto il mondo. Ma non è solo nel campo dell’economia che l’esperienza di vita dei Focolari in Brasile si è sviluppata. Essa ha riflessi infatti nel tessuto sociale in vari ambiti: educazione, salute, politica, arte, promozione umana – come testimoniano le esperienze di Santa Teresinha e Magnificat, nel Nordest; e del Bairro do Carmo e del Jardim Margarida, a San Paolo – così come in diverse discipline. Un esempio è il gruppo di ricerca su “Diritto e fraternità”, attivo dal 2009 nel Centro di Scienze giuridiche dell’Università Federale di Santa Catarina.
Varie le attività dei Focolari in tutti gli Stati della Federazione: dalla scuola di formazione politica Civitas a João Pessoa, alle azioni di solidarietà dei Giovani per un Mondo Unito e ai weekend per le famiglie nello Stato di Alagoas; dalle olimpiadi per ragazzi nello Stato del Rio Grande do Sul, al Progetto Unicidade nella Mariapoli Ginetta, che quest’anno celebra il 40° anniversario – solo per nominarne alcune. Ma da dove nasce questa vita? Facciamo un salto indietro. Correva l’anno 1958. A Recife approdano tre focolarini giunti dall’Italia: Marco Tecilla, Lia Brunet e Ada Ungaro. Comunicano la loro esperienza in scuole, università, parrocchie, associazioni, ospedali, famiglie. Dopo un mese, proseguono il viaggio: Rio de Janeiro, San Paolo, Porto Alegre, e quindi Uruguay, Argentina e Cile. Al ritorno in Italia, l’aereo fa uno scalo di emergenza a Recife a causa di un guasto serio, rimanendovi quattro giorni. Tempo sfruttato dai tre per un’infinità di contatti. Nasce così la comunità dei Focolari nel Nordest brasiliano. Sarà la prima di una lunga serie. Con l’arrivo stabile di altri focolarini, nel 1959 si aprono a Recife i primi centri del Movimento. Avviene una grande diffusione dell’Ideale dell’unità nelle metropoli e nei villaggi, tra giovani e adulti, bianchi e neri, ricchi e poveri… con una caratteristica: l’armonia sociale. Sorgono molte opere sociali come effetto della vita radicata nel Vangelo. Nel 1962 si apre un centro a San Paolo. Nascono l’Editrice Cidade Nova e il giornale Cidade Nova. Sorgono altri centri: Belém, 1965; Porto Alegre, 1973; Brasilia, 1978. Oggi ci sono centri in quasi tutte le 27 capitali degli stati federali e in tante altre città.
Nel 1965 nasce vicino a Recife la prima cittadella di testimonianza del Movimento, col nome di Santa Maria, a sottolineare l’amore di questo popolo per Maria. Due anni dopo quella di San Paolo – Araceli, oggi Ginetta, in ricordo di una delle prime focolarine che ha avuto un ruolo preminente nella diffusione e crescita del Movimento in Brasile. Segue la cittadella di Belém, Gloria, mentre a Porto Alegre, il Centro mariapoli Arnold ha un’impronta ecumenica; e la cittadella di Brasilia è intitolata a Maria Madre della Luce.
Chiara Lubich ha sempre dimostrato un grande amore per il Brasile e la sua gente, “un popolo che si somiglia molto a quello che ascoltava Gesù: magnifico, magnanimo, buono, povero, che dona tutto: cuore e beni”. La sua prima visita avviene nel 1961, a Recife. Vi ritornerà altre 5 volte. Riceve diversi riconoscimenti pubblici e lauree honoris causa. Nel 1998, la sua ultima visita, inaugura il Polo Spartaco, primo complesso imprenditoriale dell’EdC nel mondo. In questa occasione, uno dei padri del Brasile democratico, il prof. Franco Montoro, rivolgendosi a lei in un discorso tenuto all’Università Statale di San Paolo (USP), ha riconosciuto nel pensiero e nell’opera del Movimento, non solo in Brasile, una “testimonianza coerente che ha trascinato milioni di persone. Ha salvato i diritti dell’uomo nel tempo delle dittature e, nel boom della scienza, ha mostrato che l’etica deve guidarci. Ha promosso l’amore, la fraternità universale”.
Valori questi che oggi i membri del Movimento sono impegnati a vivere, insieme a tanti altri, in un momento storico che vede il Brasile emergere nel panorama mondiale ed essere protagonista di eventi come la Giornata Mondiale dei Giovani nel 2013 e il Campionato Mondiale di Calcio nel 2014. Visita la pagina del Brasile nella sezione Worldwide! (altro…)
Feb 19, 2012 | Chiesa, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
“L’incontro con Gesù ha cambiato la nostra vita”. “Un incontro con Dio. Non avevo mai fatto un’esperienza così. “Voglio vivere con voi l’arte d’amare …”. Qualche flash delle impressioni raccolte tra giovani e famiglie, prima di ripartire dopo 10 intensi giorni in Amazzonia. Nelle situazioni locali di sofferenza, tra gli indigeni sparsi nell’immensa foresta, tanti hanno ritrovato la speranza nel futuro. Alcuni dei frutti della speciale esperienza di evangelizzazione che si ripete da 6 anni. Progetto Amazzonia è il nome di questa esperienza vissuta in una regione che copre oltre il 50% del territorio brasiliano e comprende ben nove stati: Acre, Amapá, Amazonas, Maranhão, Mato Grosso, Pará, Rondônia, Roraima, e Tocantins. Nel 2011 ha raggiunto la 6ª edizione.
Come nasce? Progressiva diminuzione dei fedeli, crescente adesione alle sette. Un fenomeno dovuto anche alla scarsità dei sacerdoti e alla difficoltà di raggiungere i vari centri di questa grande regione. Il progetto Amazzonia è la risposta ad un appello che i vescovi del Brasile hanno lanciato alle diverse espressioni della Chiesa cattolica: contribuire ciascuno secondo il proprio carisma ad una vasta e permanente azione di evangelizzazione. Ogni anno dieci giorni delle vacanze sono dedicate a questa iniziativa. Dal 2005 vi aderiscono persone – circa 150 – dei vari settori del Movimento dei focolari (focolarini/e, famiglie, giovani) provenienti dalle diverse regioni del Brasile, affrontando viaggi anche di sessanta ore in pullman o cinque ore in aereo, più ventiquattro in battello, a loro spese. Attiva e sempre maggiore è la partecipazione dei giovani. “Siamo venuti per dare, ma è più ancora ciò che abbiamo ricevuto”. È l’esperienza comune. Le persone raggiunte in questi anni con un contatto personale, sono state circa 26.000. Quest’anno oltre 4700, la metà giovani, in tre città: Abaetetuba e Bragança (Stato del Pará) e Barreirinha (Stato dell’Amazonas).
Uno degli strumenti più efficaci è il “dado dell’amore”: gioco che Chiara Lubich ha ideato per aiutare i bambini e ragazzi a vivere l’arte di amare, cuore del Vangelo. Il dado è stato donato a circa 1500 bambini. 54 maestre e presidi di cinque scuole di Barreirinha hanno seguito un corso di formazione su questo strumento pedagogico. Sono state visitate 150 famiglie di due quartieri poveri e sessanta coppie hanno partecipato al corso di formazione. Toccante la visita al carcere, dove – in dialogo con i detenuti – è stata presentata l’arte di amare. Prioritari sono i rapporti personali che producono scelte di conversione al Vangelo. L’appuntamento 2012 è dal 14 al 22 luglio. http://projetoamazoniafocolare.blogspot.com (altro…)
Feb 18, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Av. Maranhão 438 B dos Estados Tambauzinho 5803260 João Pessoa, PB Tel.: (83) 3224-4772 (altro…)
Feb 18, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Rua Cel. Paulino Carlos, 144 Paraíso 04006-040 São Paulo, SP Tel.: (11) 3884-1221
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Feb 18, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Rua Anhanguera, 167 Bairro Sta. Tereza 31015-090 Belo Horizonte, MG Tel.: (31) 3487-0775 (altro…)
Feb 18, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
Rua Joaquim Nabuco, 1413 Bairro Capoeiras 88090-060 Florianópolis, SC Tel.: (48) 3244-4190 (altro…)
Feb 18, 2012 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Av. Palmeira 423 B. Petrópolis 90470-300 Porto Alegre, RS Tel.: (51) 3330-4730 (altro…)