Ott 22, 2010 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Tanti hanno conosciuto la vicenda umana del cardinale vietnamita François-Xavier Nguyên Van Thuân, vissuto in carcere per più di tredici anni. Tanti si sono sentiti incoraggiati dalla sua testimonianza eroica di fede e hanno sperimentato personalmente la carità, forgiata nel crogiuolo della prova, di questa grande personalità contemporanea. A soli 8 anni dalla sua scomparsa, il 22 ottobre si è aperto per lui il Processo di Beatificazione con la ceremonia ufficiale a San Giovanni in Laterano. Nato nel 1928, nel Vietnam, in seno ad una famiglia di antica tradizione cristiana, venne ordinato sacerdote nel 1953, e già nel 1964 divenne rettore del seminario di Hue. Il 13 aprile 1967, Paolo VI lo nominò primo vescovo vietnamita di Nha Trang. Scelse come motto Gaudium et Spes poiché desiderava essere un apostolo di gioia e di pace.Uomo di ricca e profonda spiritualità, trovò grande ispirazione per la sua vita personale e la sua missione pastorale nell’incontro, nel 1974, con Chiara Lubich e la sua spiritualità dell’unità.Nel 1975 venne arrestato dal governo comunista ed imprigionato. Non fu mai processato e condannato. Trascorse in carcere ben oltre tredici anni, di cui nove in isolamento. La sua scelta di Gesù Crocifisso ed Abbandonato, cardine della spiritualità dell’unità, come Colui da amare ed imitare, gli diede la forza per essere un testimone eroico della speranza e della carità, sempre, ed in modo indescrivibile durante i lunghi anni bui di prigionia. Anni dopo, nel luglio 2001 davanti a 1.300 sacerdoti convenuti a Castelgandolfo, affermerà che “l’aver conosciuto Chiara Lubich ed il suo carisma dell’unità, mi ha salvato in quei lunghi anni”. I suoi molti scritti contengono dei veri gioielli di autentica spiritualità evangelica, illustrati dalle innumerevoli sue esperienze che risplendono come via di santità per chiunque incontri questo grande testimone del nostro tempo. Eccone uno:“Una notte, in carcere, dal più profondo del mio cuore, udii una voce che mi chiedeva: ‘Perche mai ti tormenti? Devi saper discernere fra Dio e le opere di Dio. Tutto ciò che hai fatto e che ancora desidereresti di fare: visite pastorali, formazione dei seminaristi, delle suore e dei membri di ordini religiosi, costruire scuole, evangelizzare i non cristiani. Tutto ciò è ottimo lavoro, è lavoro di Dio, ma non è Dio! Se Egli ti chiede di lasciare tutto e di affidare ogni cosa nelle Sue mani, fallo e fidati di Lui. Dio farà infinitamente meglio di te: affiderà il lavoro ad altri più capaci di te. Non hai che da scegliere Dio e non i suoi lavori!’. Fu una luce che mutò totalmente il mio modo di pensare. Allorché i comunisti mi fecero scendere nella stiva di una nave, la Hai-Phong, stipato insieme ad altri 1.500 prigionieri per trasportarci al Nord, mi dissi: ‘Questa è la mia cattedrale, questo è il popolo che Dio mi affida perché io me ne curi, ecco la mia missione: assicurare la presenza di Dio fra questa gente, fra questi miserabili, disperati fratelli miei. E’ la Sua volontà che io sia qui. Accetto la Sua volontà. Da quel momento in poi una nuova pace mi ha riempito il cuore e mai mi ha più abbandonato in tutti quei tredici anni.” Autore di numerosi libri, instancabile predicatore, testimone di una fede eroica e di una sconfinata carità, Van Thuân sarà ricordato anche per il suo grande impegno nel redigere il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa e per gli ultimi anni della sua vita spesi intensamente alla guida del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Città Nuova ha pubblicato:
François Xavier Nguyên Van Thuân, Il cammino della speranza. Testimoniare l’appartenenza a Cristo, 2008.
François Xavier Nguyên Van Thuân, Testimoni della speranza. esercizi spirituali tenuti alla presenza di Giovanni Paolo II, 2008
Lucia Velardi (ed.), Spera in Dio! 100 pagine di F. X. Nguyên Van Thuân, 2008
Per la cerimonia dell’apertura della fase diocesana del Processo di Beatificazione erano presenti membri della famiglia e amici da tutto il mondo. (altro…)
Ott 21, 2010 | Cultura
A Loppiano lo scorso 18 ottobre si è inaugurato l’anno accademico 2010-2011 dell’Istituto Universitario Sophia (IUS), l’originale istituzione accademica ispirata alla spiritualità di Chiara Lubich che coniuga formazione e ricerca, con un percorso di vita coerente con l’ideale dell’unità nella diversità. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo culturale, politico ed ecclesiale italiano. Mons. Betori, Gran Cancelliere dello IUS, nel suo intervento afferma che: “oggi più che mai è necessario ricercare con passione la verità, la quale, per essere accolta e comunicata non necessita solo di onestà intellettuale, bensì esige un coinvolgimento di tutta quanta la persona.” Le parole del preside Piero Coda sottolineano come a Loppiano le intenzioni sono seguite dai fatti, i 54 studenti che frequentano la Laurea Magistrale e i 7 iscritti al ciclo dottorale, provengono da ben 26 paesi diversi. Confermando l’apertura interculturale e interreligiosa, oltre che interdisciplinare, da quest’anno tra gli studenti ci saranno anche una studentessa della Chiesa Ortodossa Bulgara e un’altra di religione buddista.
Numerosi accordi con altri atenei, in Italia e all’estero, sono stati siglati lo scorso anno. Inoltre, hanno terminato la loro formazione i primi studenti con il titolo di Laurea Magistrale in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità” nei due rispettivi indirizzi: filosofico-teologico e politico-economico. La presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce , nel felicitarsi con i neolaureati, evidenziava
come loro si fossero “impegnati, personalmente e insieme, a penetrare i fondamenti e a delineare le prospettive di una cultura dell’unità declinata nella molteplicità dei saperi”. Con le sue parole metteva in risalto un’altra caratteristica dello IUS: tutti, docenti, studenti e l’intero personale, in un intenso clima di dialogo, concorrono al progetto formativo di Sophia, pur nel rispetto delle rispettive competenze e responsabilità. Nel corso dell’inaugurazione è stata presentata la fondazione “Per Sophia” nata con lo scopo di sostenere la crescita e lo sviluppo dell’istituto, questo avverrà anche con la concessione di premi, borse di studio e di finanziamenti per i progetti culturali e didattici. L’Istituto Universitario Sophia sta poi progettando di ampliare la propria offerta formativa includendo percorsi nell’ambito della pedagogia e della musicologia. Infine, un’ulteriore sfida riguarda l’attività editoriale dello IUS, da quest’anno alla collana “Universitas” e alla rivista “Sophia” si accompagnano le collane “Per-corsi” e “Biblioteca di Sophia”, quest’ultima dedicata alla pubblicazione dei classici della cultura dell’unità. (altro…)
Ott 20, 2010 | Spiritualità
In un “clima di famiglia” domenica 17 ottobre si è svolto nei pressi del Vaticano l’incontro organizzato dal Movimento dei Focolari per i partecipanti al Sinodo Speciale per il Medio Oriente (10 – 24 ottobre) che ha per tema “La Chiesa cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza”. Scopo dell’iniziativa: approfondire il carisma di Chiara Lubich incentrato sulla spiritualità di comunione e conoscere un’esperienza di 40 anni di presenza nei vari Paesi del Medio Oriente. Hanno partecipato una ventina di Vescovi orientali e altri membri del Sinodo. A dare il benvenuto sono stati don Antonio Borges, delegato del Movimento dei Focolari per il Medio Oriente, e Sua Em. Card. Ennio Antonelli, Presidente del Pont. Consiglio per la Famiglia, che ha comunicato la sua riflessione teologica e la sua esperienza riguardo a “Il Vescovo e la comunione col presbiterio”. Philippe Ehrenzeller, co-responsabile dei Focolari in Egitto, ha invece esposto in sintesi “La spiritualità di comunione secondo il carisma di Chiara Lubich”. I Padri hanno seguito con particolare interesse la storia e la diffusione dei Focolari in Medio Oriente raccontata da Nadine Chehab (Turchia), la vita del Movimento nella Chiesa locale riferita dal Vescovo Maronita Simon Atallah (Libano), l’esperienza ecumenica portata da Fadia Haddad (Egitto) e quella del dialogo interreligioso spiegata da Arlette Samman (Libano), il tutto mentre sullo sfondo scorrevano le immagini della vita e delle attività del Movimento in quelle terre. A concludere l’incontro è stato il Patriarca di Alessandria dei Copti Cattolici, Sua Beatitudine Antonios Naguib, Relatore Generale al Sinodo. Commentava che si è parlato molto di comunione al Sinodo, “esattamente quello che si fa anche qui”. Notava nello stesso tempo che era importante la sottolineatura dell’amore quale base della comunione, affermando che solo la comunione vissuta nell’amore, in unità può trasmettere Dio-amore. Nel tardo pomeriggio i partecipanti si sono recati nella Basilica di S. Maria in Trastevere dove con la Comunità di Sant’Egidio si è svolta una solenne Preghiera per la Pace. (altro…)
Ott 20, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
L’interdipendenza è una lente attraverso cui guardare la realtà e, allo stesso tempo, può essere un valore multidimensionale. Come disse Lorenz, fondatore della teoria del caos: «Un battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas», allo stesso tempo le città, possono essere luoghi di isolamento e disgregazione, ma anche luoghi in cui gettare semi di convivenza e integrazione. Interdipendenza è anche mobilità di persone e popoli, è lavoro, è responsabilità di una società civile.
A questo proposito, anche quest’anno dal 22 al 23 ottobre a Firenze si svolgeranno le “Giornate dell’Interdipendenza”. Tema portante di quest’edizione: la città, le nostre città. (vedi programma
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“Integrazione, fra conflitto e inclusione”, “Interdipendenza, solidarietà e crisi economica”, “La città interculturale, Dare credito alle relazioni”, alcuni dei temi che verranno affrontati; corredati da testimonianze e da un dibattito pubblico a tutto campo.
Promotori dell’evento: Acli, Comunità di sant’Egidio, Movimento politico per l’Unità (Focolari), Legambiente e altri.
La Giornata mondiale dell’Interdipendenza nasce nel 2003 negli USA, a Filadelfia, ad opera del politologo Benjamin Barber insieme all’Associazione Civ-World. A partire dal 2004 anche in Italia si svolgono giornate di approfondimento che prendono ispirazione da questo attuale concetto di interdipendenza. In questi anni sono state tante le tematiche affrontate: dall’Islam alla Cina, dall’Africa alla globalizzazione.
Laboratori di formazione e di dialogo per chi opera nella comunicazione e nell’informazione, sia in ambito educativo che sociale, per abbattere i muri degli stereotipi e leggere e trasformare la realtà dell’interdipendenza del pianeta da elemento passivo a elemento attivo di equità e responsabilità.
Ott 20, 2010 | Cultura
Il 14 ottobre 2010 la sala conferenze della Corte d’appello di Roma ha accolto il convegno organizzato da Comunione e Diritto dal titolo “Sistema europeo e nord americano a confronto: rapporto tra avvocato e cliente”. L’iniziativa, inserita tra gli eventi di formazione deontologica, ha avuto il riconoscimento del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma. Erano circa 150 gli operatori del diritto, avvocati, qualche magistrato, studenti che hanno seguito con interesse le tre ore di convegno condotte dall’avv. Carlo Fusco che ha anche presentato la mission di Comunione e diritto.
Focus della giornata è stato il raffronto tra i sistemi giuridici italiano e nord-americano. L’ avv. Mauro Vaglio ha delineato i procedimenti disciplinari davanti al consiglio dell’ordine forense con valutazioni processuali ed etiche, mentre l’esperienza del sistema giuridico nord americano è stata offerta dalla relazione presentata dalla prof.ssa Amy Uelmen, della Fordham University di New York. “Partecipando da qualche anno alle discussioni sul ruolo della coscienza e delle fedi personali nella vita professionale, – ha affermato la prof.ssa Uelmen – ho l’impressione che il seguire la propria coscienza, ed esprimere sinceramente la propria opinione abbia reso gli avvocati più, e non meno, sensibili alle complesse ed intrinseche questioni di identità, di dinamiche di potere e del contesto sociale”. Significativo il titolo del suo intervento: “Rapporto tra avvocato e cliente nella fase di consulenza. L’esempio nord americano: la coscienza del legale e la miglior difesa della parte”. Apprezzato il tema su “Mediation” e” mediazione civile” dell’avv. Giuseppe Sbardella, che ha mostrato la Mediation come uno strumento di superamento della cultura del conflitto ravvisando in essa un fattore di coesione sociale. Nella relazione finale l’avv. Maria Giovanna Rigatelli, della Commissione centrale di Comunione e Diritto, ha presentato l’esperienza in corso ormai da anni di una rete internazionale di giuristi per la formazione degli operatori del diritto. L’avv. Rigatelli ha dato voce a esperienze di operatori del diritto di diverse parti del mondo, primi passi accompagnati da approfondimenti teorici, che dicono come dal mettere in pratica ” la fraternità” anche nel campo giuridico, possa cominciare a delinearsi una nuova cultura giuridica.
Ott 20, 2010 | Cultura
“Educazione: un atto d’amore”: è questo il titolo dell’Incontro Pedagogico Internazionale che si è tenuto a Trento il 9 e 10 ottobre scorsi. I partecipanti sono stati 420, provenienti da tutta Europa, con rappresentanze anche dall’India e dall’Argentina, Brasile, Cuba, Zimbabwe e Burundi: una due giorni promossa da EdU (Educazione-Unità), col Patrocinio della Provincia di Trento e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. EdU è una rete formata da professionisti del mondo dell’educazione e della formazione, che promuove una riflessione e un lavoro di ricerca, volti a delineare una teoria dell’educazione che emerge dal carisma dell’unità di Chiara Lubich. Ne fanno parte professori universitari e insegnanti dei vari livelli scolastici, studenti, amministratori, che si sono confrontati sul ruolo della persona al centro della sfida educativa, per sperimentare come la formazione e l’educazione non siano solo “emergenze”, ma reali opportunità per tendere a quella fraternità universale che rende la persona realizzata. Ne è prova l’impressione di Serena, studentessa al primo anno di scienze dell’educazione: “Ho trovato molto interessanti gli interventi dei relatori e le testimonianze. (…) E’ stato un momento di condivisione, collaborazione, conoscenza e, soprattutto, una sensazione di tranquillità e pace con tutto e tutti. Questo convegno ci rimarrà nel cuore!”. Un entusiasmo condiviso anche da Wiletov, polacco, con qualche anno in più: “Sono un pedagogista ormai di 70 anni, ma dopo questo convegno mi sento come quel sole, che finché non tramonta può dare calore”. Si è partiti dall’ arte d’amare, proposta da Chiara Lubich in una videoregistrazione. Da lì, in un connubio fra metodologia e vita, si sono susseguiti momenti di lavoro con approfondimenti di metodi e strumenti, e forti testimonianze che hanno mostrato la forza pedagogica dell’amore autentico, dando coraggio e forza a ognuno di proporre gli stessi metodi educativi nei propri ambienti. Con rinnovata fiducia nel difficile mestiere di educare, a giudicare dalle considerazioni finali di alcuni degli educatori presenti: “Grazie, perché questo convegno mi ha permesso di indirizzare la bussola”. “Per me è stato come un esame di coscienza: Chi sono io? Perché educo?…” “L’educatore è il primo destinatario dell’educazione stessa”, “Sono arrivato con un gran peso nel cuore: di non riuscire più a insegnare. Ora posso ricominciare”. Leggi anche, su Città Nuova Online, l’articolo di Francesco Châtel |
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Ott 19, 2010 | Centro internazionale, Chiesa, Focolari nel Mondo
Rivedere la diretta da Assisi, sabato, 23 ottobre, con l’intervento di Maria Voce, Presidente del Movimento dei focolari: “Il Carisma dell’Unità di Chiara Lubich al servizio della comunione fra carismi antiche e nuovi: Assisi 2000 e prospettive”
I Movimenti ecclesiali e le Famiglie Religiose si incontrano ad Assisi
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Auguro alla Famiglia francescana di realizzare l’Ideale di S. Francesco e di S. Chiara, cioè l’Unità (sorretta dalla povertà), fra loro, con tutte le famiglie religiose del mondo, vecchie e nuove, nella profonda unità con la Chiesa istituzionale per far felice Gesù, essendo altre Maria!», così Chiara Lubich si esprimeva nell’album del visitatore del sacro convento il 26 ottobre 2000 al termine dell’incontro fra la grande Famiglia francescana e il Movimento dei Focolari avvenuto nella basilica di San Francesco in Assisi. Un evento che fu fortemente voluto dalle famiglie e dagli ordini religiosi dopo l’esperienza della Pentecoste del 1998, quando – convocati da Giovanni Paolo II – i movimenti e le nuove comunità si trovarono in piazza San Pietro per condividere, per la prima volta tutti insieme, un momento di forte comunione. Il prossimo 23 ottobre 2010, sempre nelle basiliche di S. Francesco e S. Chiara, un nuovo appuntamento, dal titolo Carismi in comunione. I movimenti ecclesiali e le famiglie religiose si incontrano, che si prefigge di vivere un’ulteriore esperienza di comunione tra i Carismi, condividendo e approfondendo il cammino intrapreso negli ultimi anni. Nulla a che fare con una commemorazione, quest’appuntamento che questa volta vede coinvolti altri movimenti, aggregazioni ecclesiali, altri ordini e istituti religiosi, è piuttosto una nuova opportunità di mostrare la bellezza del profilo carismatico «coessenziale al profilo istituzionale della Chiesa» secondo un’espressione di Giovanni Paolo II. Promotori dell’evento sono la diocesi di Assisi, le Famiglie francescane dell’Umbria, l’USMI e la CISM dell’Umbria e il Movimento dei Focolari. Carismi in comunione, è allora l’occasione per mostrare al mondo, che anche oggi la Chiesa è, come disse Chiara Lubich: «sempre più una, più attraente, più calda, più familiare, più dinamica, più mariana, più carismatica». Un albero in fiore – come rappresentato dal logo – che sempre può arricchirsi di una varietà maggiore di fiori, espressione di carismi suscitati anch’essi dallo Spirito lungo i secoli.
comunicato stampa
programma (altro…)
Ott 19, 2010 | Spiritualità
«Il Movimento dei Focolari è presente nel Medio Oriente sin dal 1967. E’ radicato nella cultura del posto, in comunione stretta con la Chiesa universale e con le chiese locali, sotto la premura e la benedizione dei Patriarchi e Vescovi del luogo. Conta circa 15.000 tra membri e aderenti cattolici di vari riti. Spronato a rievangelizzarsi continuamente dal contatto vivo con la Parola di Dio, cerca di affrontare i dolori e le sfide del Medio Oriente alla luce di essa. Seguendo gli insegnamenti della Chiesa, i suoi membri s’impegnano a testimoniare il Vangelo nella società dove vivono. La spiritualità di comunione che lo caratterizza porta a fare l’esperienza del Risorto tra i Suoi, che infonde coraggio di fronte alle innumerevoli sfide. Non poche famiglie, tentate dall’emigrazione, forti del sostegno della comunità, hanno deciso di rimanere nei propri Paesi per costruire, insieme agli altri, un futuro migliore. Molte le storie coraggiose di perdono e di riconciliazione che risultano di sprone per tanti. Gesù crocefisso e abbandonato, fonte inesauribile di amore e vita nuova, è risposta e via, mezzo insostituibile per diffondere una cultura della Resurrezione. Numerosi fratelli ortodossi condividono con gli appartenenti cattolici del Movimento dei Focolari (Opera di Maria) la sua spiritualità. Inseriti ciascuno nella propria chiesa, fortemente legati dalla carità di Cristo, vivono ed operano insieme per la realizzazione del testamento di Gesù: “che tutti siano uno” (Gv 17,21). Con alcuni amici musulmani ed ebrei si fa una profonda esperienza di “dialogo della vita”, e dell’esperienza religiosa, vivendo e lavorando insieme per la pace e la fratellanza universale.»
Leggi anche: La comunione e la testimonianza – di Arlette Samman su Città Nuova on line (altro…)
Ott 19, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria

“I will preserve the purity of my life and my arts." (from the Hippocratic Oath)
A congress for students and young professionals in the field of biomedics.
Rome, 23 – 24 October 2010
Venue: Aula Vito – Policlinico A. Gemelli
Official web site: http://www.mdc-youthcongress.org/mdc-youthcongress/Home.html
What the congress aims to achieve:
– Students and young health professionals debating about relational and ethical issues which are part of their everyday study and work.
– Looking for a way of thinking and doing which helps to face these new challenges.
– A dialogue and sharing of experiences, according to a style based on brotherhood
Ott 19, 2010 | Focolari nel Mondo

Congresso medicina
“Con innocenza e con purezza custodirò la mia vita e la mia arte” – Roma, Policlinico Gemelli – Aula Vito 3 ottobre (15.00 – 19.00) e 24 ottobre (09.00 – 13.00) Official web site: http://www.mdc-youthcongress.org/mdc-youthcongress/Home.html Linee di programma Sabato 23 ottobre 15,00 – 15,30 Apertura lavori Prof. Paolo Magistrelli, Preside della facoltà di Medicina dell’ Università Cattolica Mons. Sergio Lanza, Assistente generale dell’Università Cattolica 15,30 – 17,00 I sessione – La formazione alle professioni sanitarie: com’è, come la vorremmo – Le attese dello studente – Maria Alessandra Mazziotti – La sfida per il formatore: essere maestro e modello – Flavia Caretta – La sfida per lo studente: far propria la professionalità – Michele Trevisan – Esperienze personali 17,30 – 19,00 II sessione – Etica della ricerca: luci ed ombre Tavola rotonda: giovani ed esperti si confrontano sul tema dell’etica della ricerca, con particolare riferimento alla ricerca farmaceutica. Nel corso della tavola rotonda verranno presentati anche i risultati di un’intervista realizzata nel corso del 2010 a medici, ricercatori e informatori farmaceutici. – Ricerca scientifica: far west o laboratorio di progresso sociale? – M. Paola Barbaro e Gianluca Conversa – La genesi del farmaco: il punto di vista del farmacologo – Libero Berrino – La genesi del farmaco: il punto di vista dell’informatore farmaceutico – Angelo Pisano – Mercato del farmaco e diritti umani – Claudio Santi – Il medico e la malattia rara: luci e ombre – Orazio Gabrielli Domenica 24 Ottobre 9,00 – 10,30 III sessione – La relazionalità nelle attività sanitarie: valore aggiunto o requisito essenziale? – Le criticità emergenti delle relazioni interpersonali in medicina – Spartaco Mencaroni – Cultura della relazionalità: quali effetti clinici? – Teodoro Marotta – La relazione, tra comunicazione e metacomunicazione. Uno strumento fondamentale nel rapporto con il paziente – Mauro Foschini – Un’esperienza personale – Angela Vigolo – La reciprocità e l’interdipendenza: prerequisiti per l’efficacia operativa dell’equipe assistenziale. Un modello applicativo: Fontem, Cameroun – Eugenio Ferri 11,00 – 12,30 IV sessione – Etica professionale ovvero etica della responsabilità Tavola rotonda: giovani ed esperti si confrontano sul tema dell’etica nella pratica quotidiana, a partire da alcuni documenti di Istituzioni mediche internazionali – Dal giuramento di Ippocrate alla Carta della professionalità medica – Rosanna Mancari – Riflessi dell’etica sullo sviluppo professionale – Massimo Petrini – Le norme: guida nella pratica quotidiana o limite ad una professionalità coraggiosa? – Marco Venturino – Esperienze personali 12,30-13,00 Conclusioni Relatori invitati in qualità di esperti: Libero Berrino – Dipartimento di Medicina Sperimentale, Facoltà di Medicina e Chirurgia – Seconda Università di Napoli, Napoli Flavia Caretta – Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche – Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Eugenio Ferri – Dirigente Medico, Unità Operativa Chirurgia Generale, Ospedale di Fiorenzuola d’Arda (PC) Mauro Foschini – Centro di Salute Mentale di Guastalla (RE) Orazio Gabrielli – Clinica Pediatrica, Università Politecnica delle Marche, Ancona Teodoro Marotta – Unità Operativa Assistenza Sanitaria di Base e Specialistica, ASL Napoli 1 e Salerno 1, Napoli Massimo Petrini – Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria “Camillianum”, Roma Angelo Pisano – già Informatore Scientifico del Farmaco – Merck, Sharp and Dome, Milano Claudio Santi – Dipartimento di Chimica e Tecnologia del farmaco, Università di Perugia Marco Venturino – Divisione di Anestesia e Rianimazione, Istituto Europeo di Oncologia, Milano Comitato scientifico (studenti e giovani professionisti) Maria Paola Barbaro – Medico, specializzanda in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Università di Bari Gianluca Conversa – Medico, specializzando in Anestesia e Rianimazione, Università di Foggia Georgia Gionchetta – Studentessa di Ostetricia – Università degli Studi dell’Insubria (VA) Rosanna Mancari – Ginecologia Oncologica Medica – Istituto Europeo di Oncologia, Milano Giuseppe Marzulli – Biologo, dottorando di ricerca in Morfobiologia Applicata e Citometabolismo dei Farmaci (Cattedra di Immunologia), IRCSS De Bellis, Castellana Grotte (BA) Maria Alessandra Mazziotti – Studentessa, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Spartaco Mencaroni – Direzione Medica di Presidio, ASL 1, Massa Carrara Michele Trevisan – Studente, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università La Sapienza, Roma (altro…)
Ott 17, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
A LOPPIANO INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2010-2011 DELL’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA (IUS) NASCE LA FONDAZIONE “PER SOPHIA” per sostenere e promuovere un formazione fondata sulla cultura dell’unità LUNEDÌ 18 OTTOBRE 2010 – AUDITORIUM DI LOPPIANO (INCISA IN VAL D’ARNO – FI) TR
A GLI INTERVENTI: S.E. Mons. Giuseppe Betori (Arcivescovo di Firenze), Maria Voce (presidente dei Focolari) il Preside dello IUS, Prof. Mons. Piero Coda, il prof. Stefano Zamagni, economista, gli onorevoli Maria Letizia De Torre e Rosa De Pasquale (rispettivamente Segretario “Commissione Cultura, Scienza e Istruzione” della Camera dei Deputati e componente della “Commissione Cultura, Scienza e Istruzione” della Camera dei Deputati), il dott. Fabrizio Giovannoni (Sindaco del Comune di Incisa in Val d’Arno-Firenze), il dott. Riccardo Nocentini (Sindaco del Comune di Figline Valdarno-Firenze), il dott. Luciano Bartolini (Sindaco del Comune di Bagno a Ripoli-Firenze). Al via il terzo anno accademico dell’Istituto Universitario Sophia (IUS) lunedì 18 ottobre 2010 alle ore 10.00 presso l’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano (Incisa in Val d’Arno-Firenze). E’ stata l’occasione per presentare ed inaugurare la Fondazione “Per Sophia”, organismo recentemente riconosciuto ed approvato dalle competenti Istituzioni che nasce per sostenere la crescita e lo sviluppo dell’Istituto Universitario Sophia, laboratorio accademico di formazione, studio e ricerca, promosso da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Il Programma Dopo i saluti del Gran Cancelliere, S.E. Mons. Giuseppe Betori (Arcivescovo di Firenze), del Vice Gran Cancelliere, Dott.ssa Maria Voce (presidente dei Focolari) e di un rappresentante degli studenti, il Preside, Prof. Mons. Piero Coda, ha tenuto la relazione sulla vita e il programma dello IUS. A seguire, il Prof. Paolo Siniscalco con un intervento dal titolo “Dalla creazione alla storia. La sfida dell’evento di Gesù Cristo, ieri e oggi”. Si è proseguito con la relazione del Presidente della Fondazione “Per Sophia”, Ing. Marco Bernardini e gli interventi dell’On.le Maria Letizia De Torre (Segretario “Commissione Cultura, Scienza e Istruzione” della Camera dei Deputati-Parlamento Italiano), dell’On.le Rosa De Pasquale (Componente “Commissione Cultura, Scienza e Istruzione” della Camera dei Deputati-Parlamento Italiano), dell’On.le Riccardo Migliori (Componente “Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati-Parlamento Italiano), del Dott. Mario Sepi (Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo-C.E.S.E.) e del Prof. Stefano Zamagni (Economista, Presidente dell’Agenzia per le Onlus).
La Fondazione “Per Sophia” Promossa dall’Opera di Maria – Movimento dei Focolari, è una fondazione di partecipazione che ha sede in Incisa in Val d’Arno (Firenze), Località Burchio, presso il Polo Lionello Bonfanti. Costituita il 19 dicembre 2009, è stata iscritta il 28 maggio 2010, ai fini del riconoscimento della personalità giuridica, nel registro regionale delle persone giuridiche private istituito presso la Regione Toscan La Fondazione “Per Sophia”, che non ha fine di lucro, ha lo scopo principale di sostenere la crescita e lo sviluppo dell’Istituto Universitario Sophia (di seguito I.U.S.), laboratorio accademico di formazione, studio e ricerca, promosso da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. In particolare la Fondazione sosterrà le attività di studio e di ricerca realizzate presso I.U.S., sia direttamente sia attraverso la concessione di premi, sovvenzioni e borse di studio anche per stage formativi presso strutture esterne a I.U.S., in favore degli studenti e dei neo-laureati; contribuirà al finanziamento, anche in collaborazione con altri Enti e Organismi, di ogni iniziativa promozionale e di ricerca nei campi di interesse di I.U.S., volta allo sviluppo e alla qualificazione dello stesso Istituto Universitario e, più in generale, del suo programma formativo, nonché dei rapporti tra l’Istituto medesimo e la realtà locale; concorrerà al finanziamento di progetti culturali e didattici realizzati da I.U.S. e alle spese di gestione dell’istituto stesso.
Ott 15, 2010 | Non categorizzato
Ott 15, 2010 | Focolari nel Mondo
Castelgandolfo, 14 novembre 2002 (altro…)
Ott 15, 2010 | Non categorizzato
1984 – Giovanni Paolo II visita il Centro Mariapoli del Movimento a Rocca di Papa, il 19 agosto. In quest’occasione il Papa riconosce nel carisma di Chiara Lubich un’espressione del “radicalismo dell’amore”, e nel Movimento i lineamenti della Chiesa del Concilio, aperta ai dialoghi.
Ott 15, 2010 | Non categorizzato
Sullo sfondo della precarietà evidenziata dalla guerra, e della luce abbagliante di Dio che si manifesta a Chiara per quello che è, cioè Amore, lei trova il modo, aiutata da san Paolo, di andare avanti senza più voltarsi indietro. «Ho sentito anche oggi parlare di vite stroncate nel fiore dell’età. Iddio che chiama i cuori. Guarda al perché della vita! Non ti trovare alla Porta con l’angoscia nel cuore di non poter ricominciare. Vivi una volta sola e quella volta brevemente. Domani… quando… non so, darai conto del tuo operato. Sai il “perché” della vita? Vivi per amare! Se ancora il Signore ti lascia un respiro quaggiù, tutto dallo per Lui! Non ti voltare indietro! Ieri pensavi con me, nostalgicamente, al tempo perduto, ai peccati, alle omissioni, a tutto quello che di brutto vi fu. Ed io e te ci rannuvolammo. Ma proprio ieri una luce vivissima aperse l’anima mia alla speranza. Il Santo, che tanto fuoco ci mise nel cuore, Paolo, così parla nelle sue lettere: “… però, fratelli, non credo d’aver ancora conseguito (la perfezione) ma non faccio altro che dimenticare quello che ho dietro alle spalle e slanciarmi sempre in avanti per avvicinarmi alla meta!” . Così, così, anche noi! Avanti! Tutto crolla, tutto vien meno… ma crolla e cade ciò che non è eterno! Immortale è l’anima tua! Eterna la parola di Dio; di Dio, che per noi è amore, anche e soprattutto quando ci mostra la vanità del tutto. Avanti anche noi, senza guardare indietro! Gesù nel cuore: e buttare in centinaia, in migliaia di cuori il desiderio infinito di amare l’amore più di tutti i cuori del mondo! Che folla di santi! Avanti! Che la Vergine faccia realtà la nostra volontà!» (Versione completa pubblicata in “Lettere dei primi tempi”, Città Nuova Ed., Roma, 2010, pp. 83-84) (altro…)
Ott 14, 2010 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
«Chiara è una madre per noi musulmani… grazie a lei gli altri ci accolgono e ci rispettano nella nostra fede, e qui ci troviamo tra fratelli» – scrive un gruppetto di 25 musulmani presenti a Lubumbashi, la seconda città del Congo, dove i musulmani sono in minoranza. Anche nella capitale, Kinshasa, e in molte altre città dell’immenso Paese, gruppi più o meno folti hanno voluto trovarsi e celebrare il “giorno di Chiara” con grande gioia e profonda gratitudine. 4.000 in tutto le persone convenute. (Per saperne di più: http://www.focolaricongo.free.fr/) In Tanzania grandi eventi si sono svolti a Iringa e Dar ed Salaam. Sulla scia di Chiara un annuncio atteso anche nel mondo di oggi “Dio ti ama immensamente”. Tra i presenti anche studenti della Ruco, l’Università Cattolica della Tanzania, rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio e di varie congregazioni religiose. A Iringa la Messa solenne del 14 è stata presieduta dal Vescovo Mons. Tarcisius Ngalalekumtwa: “Chiara è qui, e nessuno può dire che non la sente” – ha affermato il prelato – Quello che lei ha iniziato è un dono per la Chiesa, Dio ci ha mandato un nuovo carisma che unisce tutti i popoli”. A Kigoma, in Burundi, la Messa “in ringraziamento per Chiara” è durata… una settimana! dal 7 al 14 marzo. Ed eccoci in Sud Africa. In più punti è stata seguita la diretta del 14 marzo dal Campidoglio (Roma), così come in alcune importanti città – Pretoria, Soweto, Johannesburg – si sono svolte le celebrazioni in ricordo di Chiara. Sempre a Johannesburg, il prossimo 14 agosto, sarà presentato il volume “La Dottrina Spirituale”, nella versione inglese, Essential Writings. La Costa d’Avorio ha visto un migliaio di partecipanti alle diverse celebrazioni nel Paese: dalla Messa nella“Cittadella Victoria”, presso la capitale Man, ad Abidjan, con la partecipazione di membri di diversi movimenti ecclesiali. A Bobo Dioulasso, seconda città del Burkina Faso si è festeggiata l’apertura di un nuovo centro dei Focolari, sentito dalla gente come “un segno e un dono particolare dell’amore di Chiara”. I partecipanti provenivano da tutto il Paese e un gruppo anche dal Mali. Anche nel Maghreb si è ricordata Chiara: in particolare, ad Algeri, la Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo Mons. Ghaleb Bader, insieme al Vescovo del Sahara Mons. Claude Rault e altri 8 sacerdoti. Mons. Bader ha ricordato quanto la spiritualità di Chiara dà alla Chiesa algerina, attraverso le persone che la compongono, il lavoro di dialogo e la Parola di Vita. Ha concluso invitando tutti a pregare, in particolare per l’unità della Chiesa.
Ott 14, 2010 | Centro internazionale, Nuove Generazioni, Spiritualità
“E’ per me una profonda emozione veder realizzato lo splendido luminoso disegno di Dio su questa giovane diciottenne”, afferma Maria Voce, Presidente del Movimento dei focolari, nel ringraziamento finale della cerimonia per la beatificazione.
Audio mp3 – Ringraziamento finale di Maria Voce alla Cerimonia per la Beatificazione, Santuario del Divino Amore, 25 settembre 2010 Con la cerimonia di beatificazione, svoltasi il pomeriggio del 25 settembre al Santuario del Divino Amore, sono entrate nel vivo le celebrazioni in onore di Chiara Luce Badano, una ragazza di 18 anni nata a Sassello (Savona) nel 1971 e morta nel 1990 per un osteosarcoma, al termine di una vita segnata da un luminosa fede e dall’adesione alla spiritualità del Movimento dei focolari. La profonda e gioiosa cerimonia di beatificazione è stata presieduta dal prefetto per le Cause dei Santi, Sua Eccellenza Mons. Angelo Amato, appositamente delegato da Papa Benedetto XVI. “Una ragazza dal cuore cristallino”, così mons. Amato definisce Chiara Luce nella sua omelia. “Una ragazza moderna, sportiva, positiva – continua – che in mondo ricco di benessere, ma spesso malato di tristezza e di infelicità ci trasmette un messaggio di ottimismo e di speranza”. Vi hanno assistito circa 25.000 persone, soprattutto giovani, provenienti da 57 Paesi dei cinque continenti. Gremito anche l’esterno del Santuario, dove sono stati allestiti diversi maxischermi. Tra i presenti, anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. La festa però non è finita qui, si prolunga infatti fino a Domenica e contiene alcuni eventi inediti, dedicati in particolare ai giovani, presenti anche i genitori della beata, caso più unico che raro, reso possibile dalla giovane età di Chiara e dall’iter della causa, particolarmente breve. Sabato sera in Vaticano l’aula Paolo VI ha ospitato una festa con musica e testimonianze, e migliaia di persone hanno seguito l’evento da piazza S.Pietro, grazie, anche qui, ai maxischermi. Domenica mattina, alle 10.30 il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, celebra una Messa di ringraziamento nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Alle 12, all’Angelus, il Papa pronuncia un saluto ai presenti in collegamento da Castel Gandolfo. Incontri paralleli, in collegamento tv o internet, sono in programma in vari Paesi del mondo. In conclusione della S. Messa, Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari ha espresso il suo ringraziamento in queste parole: “Innanzitutto a nome del Movimento dei Focolari, qui rappresentato da persone di 69 Paesi dei cinque continenti, ringrazio Mons. Amato che a nome del Santo Padre ha presieduto questa solenne e commovente cerimonia. Ringrazio e saluto le autorità religiose e civili, tutte le persone presenti in questo santuario o nel prato che lo circonda, e anche tutti coloro che seguono questo momento attraverso i media. Un ringraziamento speciale proprio agli operatori che rendono possibile dare a questo evento una dimensione planetaria. E’ per me una profonda emozione veder realizzato lo splendido luminoso disegno di Dio su questa giovane diciottenne, svelatosi poco a poco a lei stessa e poi a tutti noi; il vederlo riconosciuto oggi dalla Chiesa, quale primo frutto maturo del nostro Movimento. È un momento storico, una conferma, da parte della Chiesa, che la spiritualità dell’unità vissuta porta alla santità. Quanta gratitudine a Dio per il Carisma che ha mandato sulla terra attraverso Chiara Lubich e quanta gioia nei nostri cuori per questo dono che oggi ci fa la Chiesa! Anche il Cielo sarà in festa! E’ un nuovo impegno. Chiara Luce ci sprona ad andare avanti, anzi a ‘correre’ nella via della santità. Che il suo esempio sia di luce per il maggior numero di persone possibile, e contagi tanti e tanti.” (altro…)
Ott 14, 2010 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
un ambiente rilassato. L’evento, dall’11 al 12 settembre, ha radunato oltre 150 partecipanti del Paraguay, Argentina e del Paese ospitante. Imprenditori, studenti, lavoratori, economisti interessati ad approfondire le linee portanti del progetto dell’EdC. Dopo l’illustrazione dell’Economia di Comunione, della sua storia quasi ventennale, toccando gli aspetti imprenditoriali, sociali, accademici, i Poli con le aziende e le sfide attuali, è seguita una carrellata di esperienze dei protagonisti con la presentazione di alcune aziende che aderiscono all’EdC. María Elena González del Paraguay, alla guida di “Todo Brillo” (Tutto pulito), esordisce: “Non vi parlerò della nostra azienda, ma di quella di un Altro”, in allusione a quel già noto “Socio nascosto” che accompagna gli imprenditori dell’Economia di Comunione, e cioè l’aiuto di Dio. Con semplicità disarmante racconta delle umili origini della sua azienda di pulizie, della loro fedeltà – anche nei tempi più duri della crisi -, ai valori a cui si rifà l’EdC, di come sono venuti fuori con lo sforzo di tutti. La sua azienda, oggi, fornisce lavoro a 420 impiegati che, per il Paraguay, non è poco. Commoventi le esperienze, alle volte eroiche in un mercato competitivo e talvolta crudele, di due imprese uruguaiane: “Sempre più su”, di produzione di indumenti sportivi, e “Domus Aurea”, impresa edile che raccontano come distribuiscono gli utili in funzione dei bisogni reali dei lavoratori, e di come cercano di vivere la “cultura del dare” pur in mezzo alle ristrettezze. Arriva il turno di 4 aziende argentine: “La Sagrada” (La Sacra), azienda agricola di Buenos Aires che si dedica alla produzione e commercializzazione di prodotti lattei di qualità; dalla città di Mendoza, ai piedi delle Andi, una cooperativa metallurgica e l’azienda di Elettrodomestici Breccia; e, infine, la Dimaco, azienda di cui parlano i 10 impiegati presenti al convegno. In teleconferenza, da Indianapolis (USA), John Mundell, presidente e fondatore di Mundell & Associati, presenta la sua azienda specializzata nella consulenza ambientale. Racconta come cercano di mettere in pratica i punti forti dell’EdC, come fanno la valutazione del impegno degli impiegati in base a questi propositi, del loro rapporto positivo con la concorrenza, la correzione reciproca, vissuta anche con gli impiegati, l’importanza di condividere le esperienze lavorative all’interno dell’azienda come un mezzo per trasmettere i valori dell’EdC e altro. Con grande convinzione, l’imprenditore statunitense afferma: “Le aziende dell’EdC hanno successo, vanno avanti, per i valori che mettono in pratica, e no nonostante quei valori” che richiedono sacrificio, muoversi nella legalità, andare contro corrente prendendo alle volte decisioni anti economiche, pur di restare fedeli ai valori cristiani. A conclusione del Seminario, uno sguardo alle “nuove sfide che si presentano alle aziende di Economia di Comunione, per incoraggiarci a proseguire la strada intrapresa, per non perdere l’appuntamento con la storia”, come dicono. Paraguay, non è poco.
Ott 14, 2010 | Chiara Lubich, Dialogo Interreligioso
«Auguro alla Famiglia francescana di realizzare l’Ideale di S. Francesco e di S. Chiara, cioè l’Unità (sorretta dalla povertà), fra loro, con tutte le famiglie religiose del mondo, vecchie e nuove, nella profonda unità con la Chiesa istituzionale per far felice Gesù, essendo altre Maria!», così Chiara Lubich si esprimeva nell’album del visitatore del sacro convento il 26 ottobre 2000 al termine dell’incontro fra la grande Famiglia francescana e il Movimento dei Focolari avvenuto nella basilica di San Francesco in Assisi. Un evento che fu fortemente voluto dalle famiglie e dagli ordini religiosi dopo l’esperienza della Pentecoste del 1998, quando – convocati da Giovanni Paolo II – i movimenti e le nuove comunità si trovarono in piazza San Pietro per condividere, per la prima volta tutti insieme, un momento di forte comunione. Il prossimo 23 ottobre 2010, sempre nelle basiliche di S. Francesco e S. Chiara, un nuovo appuntamento, dal titolo Carismi in comunione. I movimenti ecclesiali e le famiglie religiose si incontrano, che si prefigge di vivere un’ulteriore esperienza di comunione tra i Carismi, condividendo e approfondendo il cammino intrapreso negli ultimi anni. Nulla a che fare con una commemorazione, quest’appuntamento che questa volta vede coinvolti altri movimenti, aggregazioni ecclesiali, altri ordini e istituti religiosi, è piuttosto una nuova opportunità di mostrare la bellezza del profilo carismatico «coessenziale al profilo istituzionale della Chiesa» secondo un’espressione di Giovanni Paolo II. Promotori dell’evento sono la diocesi di Assisi, le Famiglie francescane dell’Umbria, l’USMI e la CISM dell’Umbria e il Movimento dei Focolari. Carismi in comunione, è allora l’occasione per mostrare al mondo, che anche oggi la Chiesa è, come disse Chiara Lubich: «sempre più una, più attraente, più calda, più familiare, più dinamica, più mariana, più carismatica». Un albero in fiore – come rappresentato dal logo – che sempre può arricchirsi di una varietà maggiore di fiori, espressione di carismi suscitati anch’essi dallo Spirito lungo i secoli. comunicato stampa programma (altro…)
Ott 14, 2010 | Non categorizzato
Ott 13, 2010 | Chiara Lubich, Cultura, Spiritualità
E quale è lo scopo dei mass-media? La loro vocazione collettiva è palese: sono fatti anch’essi per far vivere gli uomini insieme. Ma non è soltanto lo scopo, per cui il Movimento lavora, che rende i mass-media tanto vicini alla nostra vita. C’è una seconda affinità ed è relativa al metodo: la spiritualità dell’unità, che è tipica del Movimento, non si vive soltanto in una dimensione personale, ma comunitaria, collettiva. Nello sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa possiamo rilevare un nuovo passo, anche lì, nel disegno evolutivo dell’umanità. Tale sviluppo immette, per così dire, in essa una tensione inarrestabile che va dalla complessità all’uno, dalla frammentarietà alla ricerca dell’unità, in tempo reale. Se prendiamo in esame la nostra spiritualità, ci accorgiamo che, proprio perché essa è via all’unità, è una via di comunione. In un mondo pervaso di individualismo, in una Chiesa che coltivava e proponeva antiche, ma sempre ammirevoli spiritualità individuali, lo Spirito Santo ha spinto il nostro Movimento, vent’anni prima del Concilio, a fare questa solenne sterzata verso gli uomini. Non è questo il momento per una analisi approfondita dei vari cardini su cui poggia la nostra spiritualità, ma possiamo affermare che in ognuno di essi c’è una spiccata intonazione comunitaria. E’ dunque una via collettiva. Si va a Dio attraverso l’uomo. Si va a Dio insieme con l’uomo, insieme con i fratelli che amiamo. E perché questo amore è reciproco, ecco la possibilità di vivere sul modello della Trinità, divenendo uno come Dio è uno, senza essere mai soli come Dio che è trino. E Cristo è in mezzo a noi, come ha promesso: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Questa spiritualità si è rivelata poi nel tempo una spiritualità di popolo. E’ l’anima di una rivoluzione d’amore evangelico capace di diffondersi velocemente in tutto il mondo. E non solo tra cattolici, ma anche fra cristiani di altre Chiese, tra fedeli di altre religioni, tra uomini di buona volontà che aspirano ad un mondo unito. E’ un fenomeno di fraternità universale tra milioni di persone, presenti ora in 184 nazioni e animate da una profonda esigenza: sentirsi “una cosa sola ” tra tutti. Questa sete di sentirsi uniti è stata da sempre una nostra caratteristica, fin dai primissimi tempi, quando una fitta rete di lettere metteva in comunione tra di noi il lavoro che Dio iniziava a fare nelle nostre persone, un lavoro che cresceva quanto più veniva partecipato. (…) Il Movimento ha un sito ufficiale nella rete Internet, dove viene proposta una presentazione dei contenuti ideali, della storia, della diffusione dei Focolari, con collegamenti a siti analoghi di altre nazioni e pagine di notizie aggiornate. (…) Come ho detto, i nostri “mass-media” sono nati da concrete esigenze, da piccole occasioni, come il desiderio di mantenersi in contatto o la necessità di aggiornare quelli che non erano presenti ad avvenimenti da noi ritenuti importanti, o dal dovere di sostenere spiritualmente quelli in difficoltà. Per molti anni non abbiamo dato pubblicità al Movimento e alla sua entusiasmante diffusione, e tuttora quella che c’è non è tanto opera del Movimento, ma viene spontanea. A noi importa soprattutto che ogni cosa continui a fiorire dalla vita, pur essendo sempre più convinti che i mass-media sono, per così dire, fatti apposta per noi, data la loro vocazione all’unità dei popoli. Del resto ricordiamo che i primi cristiani non avevano i media. Avevano il cuore che traboccava del messaggio di Cristo e passava di bocca in bocca a tal punto che, come disse Tertulliano, pur essendo nati ieri, avevano già invaso il mondo. E Gesù ha usato la sua bocca e non ha scritto niente, salvo sulla sabbia. Se diamo ora un rapido sguardo all’oggi dei mezzi di comunicazione, non possiamo nasconderci che, insieme ad un incalzante sviluppo che li rende ogni giorno più utili e affascinanti, essi presentino una serie di nuovi e grandi problemi per la società, per le famiglie, per i singoli. E’ quindi un panorama fatto di luci certamente e di ombre. Per citare solo alcune di queste: la globalizzazione che omogenizza le culture soffocandone le ricchezze; il relativismo etico che mescola messaggi autorevoli con altri superficiali o faziosi; la spettacolarizzazione dell’esistenza, che strumentalizza la sofferenza e il privato; l’eccessivo clima di competitività dentro le strutture produttive dei mezzi di comunicazione; l’invadenza eccessiva sul pubblico… Come usare i media senza esserne usati? Luci ed ombre, dicevo… I mass-media oggi sono o accolti acriticamente o biasimati per l’amoralità, la violenza, la superficialità che a volte propongono o sopravvalutati come infallibili strumenti di potere, quasi nuovi idoli di una umanità senza altre certezze. Noi sappiamo che sono semplici mezzi, ma intendiamo apprezzarne tutto “l’enorme potenziale assopito” secondo una felice espressione del Papa, vogliamo ed invitiamo tutti a farne un uso buono, fedele al messaggio profetico che contengono. Questo messaggio dice: “unità”. E qui vorrei elevare un grande grazie a Dio per come Egli non è assente nemmeno dalle moderne scoperte e dalle nuove tecniche, per come Egli conduce la storia. Ecco, infatti, che proprio ora in cui l’umanità sembra vagare nel buio dopo il crollo di forti ideologie e l’offuscamento di tanti valori, e d’altra parte proprio ora in cui si anela ad un mondo più unito, si reclama la fraternità universale, proprio ora ci troviamo tra le mani questi potenti mezzi di comunicazione, un segno dei tempi che dice “unità”. E non vi è, forse, in tutto ciò il dito di Dio?
Ott 12, 2010 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
L’accesso all’istruzione è oggi una delle grandi sfide dell’Africa Subsahariana. I “Volontari” del Movimento dei Focolari, in collaborazione con l’Associazione Azione per un Mondo Unito Onlus (AMU), promuovono un progetto che punta a creare rapporti di fraternità proprio attraverso un sistema di borse di studio. In occasione dei festeggiamenti per il 50° anniversario della loro nascita in seno ai Focolari, i “Volontari di Dio” avevano lanciato il Progetto “Fraternità con l’Africa” in collaborazione con AMU (ONG che si ispira alla spiritualità del Movimento dei Focolari). “Fraternità con l’Africa”, attraverso l’assegnazione di borse di studio a studenti privi dei mezzi economici necessari, mira a creare le condizioni affinché i professionisti africani possano esprimere al meglio le proprie potenzialità senza dover emigrare e possano mettere al servizio della propria gente le risorse e le capacità scientifiche e intellettuali acquisite. Il progetto si sviluppa grazie ad azioni di sensibilizzazione e raccolta fondi in tutto il mondo e si realizza attraverso esperienze di servizio concreto al proprio popolo da parte di chi usufruisce delle borse di studio, creando legami di fraternità che salvaguardano la comunità del posto: i giovani infatti si impegnano a lavorare nel proprio paese per almeno cinque anni dopo la conclusione degli studi, e a svolgere gratuitamente un servizio sociale sul posto durante gli studi. Ad oggi sono 107 in totale le borse di studio assegnate a giovani dei paesi dell’Africa Subsahariana, la maggior parte dei quali studia discipline scientifiche, quali economia o medicina. “Ho nuovamente fiducia in me stesso e nel futuro”- racconta un giovane studente di Nairobi- “Ringrazio Dio per “Fraternità con l’Africa”, per il sostegno a me e ad altri giovani, che ci aiuta a capire che anche noi dovremo prenderci cura degli altri quando avremo terminato gli studi”. Sulle pagine di “AMU Notizie”, che potete scaricare qui, c’è un ricco dossier interamente dedicato al progetto, alle sue finalità, con le indicazioni per poter contribuire, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e di informazione. (altro…)
Ott 11, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
The yearly meeting of delegates from the Focolare around the world began in Rome following the beatification of Chiara Luce Badano, the first Focolare member to reach the altars on 25th September 2010. There couldn’t have been a better way for the Focolare delegates to begin their three-day retreat at the opening of the meeting. They came from 78 nations representing the 182 nations where the Focolare can be found. In all, 345 people took part in the gathering. Maria Voce, president of the Movement, welcomed everyone saying: “Let us take time out with Jesus, together, so that we may take a new step toward holiness.” Her opening remarks were a reflection on the Will of God, the second point of the spirituality of unity, which will be considered and lived more deeply by the entire Movement during the coming year. The two main guidelines that have been given to the Movement for the coming year are: the growth in holiness, which was underscored by Benedict XVI in a greeting to the members of the Movement when he received Maria Voce in audience; and Unity, in order to “contribute to the realization of Jesus’ prayer to the Father: ‘that all be one’ (cf Jn 17:21), which points to universal fraternity.” Amid the various formal presentations, interspersed with many moments of joyful communion in small discussion groups, there was the presentation given by the philosopher and theologian, Jesus Moran who emphasized “that the human person by his very structure is made to say yes to God, a yes that makes him a total person.” The Brazilian sociologist, Vera Araujo discussed the social implications of the same theme. Araujo discussed “places where the will of God is manifested: in daily and professional life and in the signs of the times” among others. She highlighted the importance of enlivening with evangelical love every institution, “for through it, it is possible to expand a network of relationships that are truly human.” The meeting will be underway until 17 October 2010 with a rich and diverse program, with more reflection on the topic of formation, and with updating about the life of the Movement in the world. A special look will be given to the Asian continent, following the recent visit of Maria Voce and Giancarlo Faletti to Korea, Japan, Philippines, Thailand, and Pakistan. (http://www.focolareasiatour.it/)
Photos (Thomas Klann): – The Delegates at the International Centre of the Movement, Rocca di Papa – Professor Jesús Morán – Vera Araujo, sociologist – Maria Voce during a break
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Ott 11, 2010 | Spiritualità
La dottrina spirituale di Chiara Lubich viene presentata secondo tre grandi momenti: il primo concentrato sul cuore del carisma; il secondo sull’originale modalità di vivere e pensare la fede; il terzo sulla visione del mondo nei suoi aspetti più diversi, dalla politica all’economia, dalla filosofia alle scienze della comunicazione. Come dimostrano i saggi teologici introduttivi, la figura di Chiara Lubich può essere collocata, senza timore di eccedere nella valutazione, accanto alle più grandi personalità della spiritualità cattolica di tutti i tempi. Il suo insegnamento ha già mostrato lungo gli anni tutta la propria ricchezza, generando libri, discorsi, lettere, interventi. Di tale variegato e ricco messaggio però mancava un’organica articolazione che ne abbracciasse sia l’estensione cronologica di oltre mezzo secolo, sia l’ampiezza degli argomenti trattati. Il presente volume, che della figura di Chiara Lubich offre la dottrina spirituale, intende colmare tale vuoto. Gli scritti che lo compongono vanno dal 1943 (anno di fondazione del Movimento dei Focolari) ai nostri giorni, e racchiudono l’intera varietà dei generi letterari nei quali ha preso vita la spiritualità di Chiara Lubich: lettere personali e manifesti programmatici, pagine a stampa e parole sussurrate all’orecchio, magistrali lezioni accademiche e frasi stringate come aforismi, discorsi pubblici e colloqui intimi e personali. In queste pagine non manca nessuno dei numerosi registri utilizzati da Chiara Lubich per esprimere la sua originale interpretazione del cristianesimo. Curato da un esperto studioso di Chiara Lubich, questo libro è stato rivisto dall’Autrice parola per parola, non senza nuove integrazioni e una significativa presenza di inediti. Al testo si affiancano due saggi sul valore teologico e spirituale, la bibliografia completa delle opere e una rassegna dei principali scritti sulla sua figura, due dettagliate schede sulla biografia e sul Movimento dei Focolari, un indice dei temi spirituali. Frutto di una competenza e di un amore rari, questo libro è una vera piccola “summa” che consente di conoscere in profondità una delle più suggestive spiritualità del nostro tempo. (altro…)
Ott 10, 2010 | Non categorizzato
Dialogo è la parola chiave del contributo dei Focolari alla Settimana Sociale di Reggio. Lucia Fronza Crepaz ha partecipato alla stesura del documento presentato dal Movimento e a Reggio, con Luca Antonini, dirigerà il gruppo di studio sulle transizioni istituzionali. Lucia Fronza è stata deputata per più legislature e nei Focolari è co-resposabile della segreteria del Movimento Umanità Nuova.
Quando la Cei ha chiesto il contributo del Movimento, cosa avete provato? Felicità. Per essere stati interpellati insieme a tutti gli altri. È stata una idea geniale e tipicamente cattolica: chiamare, prima di stilare il programma, o meglio, andare nelle sedi delle varie associazioni per raccogliere le aspettative, i carismi, i linguaggi diversi. Porteremo prima di tutto quello che Chiara Lubich ci ha donato: la cultura della Risurrezione. Non tanto come risposta ai tempi grami, ma come una speranza che poggia sulla certezza della Pasqua di Gesù che si nutre di orizzonti vasti e guarda nella prospettiva dell’unica famiglia umana che è la vera meta della storia. Quindi anche dell’Italia, per donarle nel momento dei 150 anni dell’Unita, questa nuova unità che nasce nella speranza di Gesù risorto.
Avete sottolineato il fatto che tutto avvenga a Sud. Perché questo particolare apprezzamento? Lo abbiamo apprezzato come italiani, e per italiani intendo quelli del Movimento che vivono ad Aosta o in Sicilia. Il Sud, come dicono i vescovi nell’ultimo documento sul Mezzogiorno, è una risorsa e, casomai, un problema per tutta l’Italia. Principalmente è una risorsa. Che tutta la Chiesa si unisca ed entri nel tessuto cristiano, sociale e politico del Mezzogiorno diventa una risorsa. Interrogarsi sul nostro futuro dal Sud è un avvenimento importante.
Da Chiara Lubich ereditate l’esortazione al dialogo e all’unità. Diceva: «Tutti saranno uno, se noi siamo uno ». Il dialogo in questa società che pare così divisa e frantumata? Il dialogo come l’intese Chiara è il riflesso della vita trinitaria, un Dio che è uno e trino. Non chiedendosi perché non abbiamo una identità, ma partendo da una forte identità fondata sulla cultura della Risurrezione si apre un dialogo pieno di speranza. Se si punta al nuovo che c’è in ogni uomo, in ogni cultura, in ogni religione, si tira fuori un filo di speranza. 
Tutto questo avviene nell’orizzonte della città, che voi indicate come luogo privilegiato. È luogo anche di dialogo? Possiamo vederla come la ‘discarica’, come qualcuna la chiama, o come luogo della solitudine, o si può guardare alla vocazione della città. Il suo dover essere: il luogo dove la la gente si identifica. Ci si può chiedere: e le persone nuove che arrivano? Le loro culture? Fanno parte del futuro delle nostre città. Se abbiamo in mente l’orizzonte della famiglia umana, capiamo che quanto accade nella città fa già parte di essa.
Voi Focolari suggerite un laboratorio di città, poiché la parrocchia abbraccia solo una parte di essa e la diocesi travalica i suoi confini. In cosa consiste? In una città pur piccola ci sono tutte le sfide della globalizzazione: culture e generazioni diverse che si incontrano. Una città è già un laboratorio. Il grande tema del rapporto tra le religioni, ad esempio, può essere anche in mano al singolo cristiano che incontra il musulmano. Questo micro dialogo sta a dire che in piccolo si possono cominciare a dare risposte alle grandi domande dell’umanità. Questo progetto nuovo può iniziare da una parrocchia, da un sindaco, da un gruppo di cittadini o da più associazioni. La città, invece di essere il luogo in cui tutto si esaspera, può essere il luogo da cui cominciare.
La seconda proposta è la cittadinanza agevolata agli immigrati. Perché? Il messaggio universale che tutti siano uno ci offre la capacità di vedere nell’altro una potenzialità reale e fraterna per costruire insieme il nostro presente e il nostro futuro. L’accoglienza stimola nell’altro il meglio di sé. Aiutare gli immigrati a portare le loro famiglie, a dare un luogo di culto, vuol dire tirar fuori il meglio che possono esprimere, invece di obbligarli alla clandestinità. Allora: accettarli, con delle regole, mettendo in campo il dialogo, che non è un semplice volersi bene. Il dialogo presuppone una conoscenza reciproca, diritti e doveri. La fraternità è qualcosa che va scelta e conquistata. Il dialogo va affrontato con delle leggi, con una rete di micro rapporti, con delle scelte politiche, con un’accoglienza anche “piccola”, nella propria casa. L’accorciare i tempi di accoglienza passa dal cittadino, dalla famiglia, dalla parrocchia e dal legislatore. È un impegno che ci prendiamo insieme. Fonte: Avvenire del 24 Settembre 2010 – a cura di Giovanni Ruggiero (altro…)
Ott 9, 2010 | Non categorizzato
“Le giornate dell’Interdipendenza” per scoprire modi nuovi di vivere la nostra città all’insegna della condivisione L’interdipendenza è una lente attraverso cui guardare la realtà e, allo stesso tempo, può essere un valore multidimensionale. Come disse Lorenz, fondatore della teoria del caos: «Un battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas», allo stesso tempo le città, possono essere luoghi di isolamento e disgregazione, ma anche luoghi in cui gettare semi di convivenza e integrazione. Interdipendenza è anche mobilità di persone e popoli, è lavoro, è responsabilità di una società civile. A questo proposito, anche quest’anno dal 22 al 23 ottobre a Firenze si svolgeranno le “Giornate dell’Interdipendenza”. Tema portante di quest’edizione: la città, le nostre città. (vedi programma
) “Integrazione, fra conflitto e inclusione”, “Interdipendenza, solidarietà e crisi economica”, “La città interculturale, Dare credito alle relazioni”, alcuni dei temi che verranno affrontati; corredati da testimonianze e da un dibattito pubblico a tutto campo. Promotori dell’evento: Acli, Comunità di sant’Egidio, Movimento politico per l’Unità (Focolari), Legambiente e altri. La Giornata mondiale dell’Interdipendenza nasce nel 2003 negli USA, a Filadelfia, ad opera del politologo Benjamin Barber insieme all’Associazione Civ-World. A partire dal 2004 anche in Italia si svolgono giornate di approfondimento che prendono ispirazione da questo attuale concetto di interdipendenza. In questi anni sono state tante le tematiche affrontate: dall’Islam alla Cina, dall’Africa alla globalizzazione. Laboratori di formazione e di dialogo per chi opera nella comunicazione e nell’informazione, sia in ambito educativo che sociale, per abbattere i muri degli stereotipi e leggere e trasformare la realtà dell’interdipendenza del pianeta da elemento passivo a elemento attivo di equità e responsabilità. (altro…)
Ott 7, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
O acesso à instrução é um dos grandes desafios de hoje para a África Subsaariana. Os Voluntários do Movimento dos Focolares, em colaboração com a Associação Ações por um Mundo Unido (AMU), promovem um projeto que não apenas oferece bolsas de estudo, mas mira na criação de relacionamentos de fraternidade.
Apesar dos estereótipos, África e pesquisa científica não são incompatíveis. É o que demonstram os resultados do Projeto “Fraternidade com a África”, lançado pelos “Voluntários de Deus” em 2006, por ocasião das comemorações dos 50 anos de seu nascimento, como parte do Movimento dos Focolares. Um novo projeto, em colaboração com a AMU (ONG que também encontra inspiração na espiritualidade do Movimento dos Focolares).
Concedendo bolsas de estudo a estudantes sem condições financeiras, “Fraternidade com a África” busca criar condições para que os recursos e as capacidades científicas e intelectuais africanas possam exprimir da melhor forma as próprias potencialidades, sem a necessidade de emigrar.
O projeto parte de ações de sensibilização e coleta de fundos no mundo inteiro e chega a gestos e experiências de serviço concreto ao próprio povo, por parte de quem se beneficia das bolsas de estudo, criando liames de fraternidade que conservam a identidade da comunidade local. Os jovens, de fato, se comprometem a trabalhar pelo menos cinco anos no próprio país, depois da conclusão dos estudos.
Até hoje foram entregues 101 bolsas de estudos a jovens dos países da África subsaariana, e a maior parte deles optou por disciplinas científicas, como economia ou medicina. “Reconquistei confiança em mim mesmo e no futuro” – conta um jovem estudante de Nairobi – “Agradeço a Deus pelo projeto “Fraternidade com a África, pelo apoio dado a mim e a outros jovens, que nos ajuda e entender que nós também devemos cuidar dos outros, quando tivermos terminados os estudos”.
Ott 6, 2010 | Chiesa, Cultura, Famiglie, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Era lo scorso 12 gennaio, quando un violentissimo terremoto ha sconvolto Haiti, provocando quasi mezzo milione di morti. Sulle pagine di “Amu Notizie” che potete scaricare interamente qui, si tengono accesi i riflettori là dove si sono spenti, e si descrive come prosegue l’opera di ricostruzione in questo che è forse il paese più povero dell’emisfero nord. L’impegno di Amu, così come quello delle altre ONG, è prezioso perché interviene non più nel momento dell’emergenza, ma successivamente, quando l’attenzione dell’opinione pubblica si affievolisce, rischiando di vanificare i successi iniziali. Attraverso la locale associazione Action contre la Pauvreté du Nord Est (PACNE), Amu, insieme al Movimento Famiglie Nuove e Giovani per un Mondo Unito, sostiene il progetto per la costruzione di un centro di accoglienza per gli sfollati. I lavori sono ormai in stato avanzato e si sta procedendo all’installazione dei servizi, come quello dell’acqua corrente. La selezione dei beneficiari del progetto è a cura di un comitato che include i responsabili di PACNE e i rappresentanti della locale comunità, quali il sindaco e il parroco. La priorità verrà data alle persone più bisognose tra quelle che, avendo perso tutto, sono fuggite a Mont Organisé, la località dove si trova oggi il cantiere Quando le stesse persone potranno far rientro in città o in abitazioni più definitive, la struttura potrà essere usata anche per ospitare anziani, infermi, o comunque persone sole. Il tutto verrà gestito nella massima trasparenza attraverso una commissione appositamente eletta. Certo, i bisogni e le difficoltà di Haiti sono enormi e ci vorranno anni per far sì che le infrastrutture e il sistema economico diano una risposta completa ai bisogni della gente. Proprio per questo, Amu continuerà a valutare nuove proposte di progetti, di cui non mancheremo di darvi notizia. Leggi anche:
Emergenza Haiti
Haiti dopo il terremoto
Terremoto Haiti, l’impegno dei Focolari
“Con tutto il cuore vi diciamo”. Scambio di lettere tra i terremotati aquilani e la comunità di Haiti (altro…)
Ott 6, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
«Faço votos que a Família franciscana realize o ideal de São Francisco e de Santa Clara, isto é, a unidade (sustentada pela pobreza) entre eles, com todas as famílias religiosas do mundo, antigas e novas, em profunda unidade com a Igreja institucional, para dar alegria a Jesus, sendo “outra Maria”!». Assim Chiara Lubich escreveu no álbum dos visitantes do Sagrado Convento, no dia 26 de outubro de 2000, na conclusão do encontro entre a grande Família franciscana e o Movimento dos Focolares, na Basílica de São Francisco, em Assis. Um encontro muito desejado pelas famílias e ordens religiosas depois da experiência da Pentecoste de 1998, quando os movimentos e as novas comunidades encontraram-se na Praça de São Pedro, convocados por João Paulo II, num momento de forte comunhão, todos juntos, pela primeira vez.
No próximo dia 31 de outubro de 2010, sempre nas basílicas de São Francisco e Santa Clara, se realizará outro evento, com o título “Carismas em comunhão. Os movimentos eclesiais e as famílias religiosas se encontram”, que prefigura-se como uma ulterior experiência de comunhão entre os carismas, partilhando e aprofundando o caminho iniciado nos últimos anos. Este momento, que desta vez terá a participação de outros movimentos, associações eclesiais, ordens e institutos religiosos, não se trata, no entanto, de uma comemoração, mas é, principalmente, uma nova oportunidade de mostrar a beleza do perfil carismático «co-essencial ao perfil institucional da Igreja», segundo uma expressão de João Paulo II.
Promovem o evento a diocese de Assis, as Famílias franciscanas da Úmbria, a USMI e a CISM da Úmbria e o Movimento dos Focolares. “Carismas em comunhão” é uma ocasião para mostrar ao mundo que a Igreja é, ainda hoje, como afirmou Chiara Lubich, «cada vez mais una, mais atraente, mais calorosa, mais familiar, mais dinâmica, mais mariana, mais carismática». Uma árvore em flor – como representa o logo – que pode sempre ser enriquecida por uma maior variedade de flores, expressão dos carismas que durante os séculos foram suscitados pelo Espírito Santo.
Ott 6, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
Ott 6, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
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Ott 6, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
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Ott 6, 2010 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Una risposta testimoniata proprio dai giovani più colpiti, quelli di New York: da loro innanzitutto un grazie, perché attraverso e-mails e fax hanno sentito condiviso con i coetanei di tutto il mondo “il grande dolore di questo tragico momento per il nostro Paese”. Toccante la loro esperienza: “Mentre guardavamo il World Trade Centre cadere in fiamme e cenere, abbiamo subito pensato agli inizi del Movimento a quelle parole della nostra storia: “Erano i tempi di guerra e tutto crollava. Solo Dio e il Suo amore rimangono”. Questo e’ apparso chiaro non solo a noi Giovani per un Mondo Unito, ma anche a tanta altra gente nel nostro Paese che si sono unite in questo momento di dolore. Infatti, subito dopo abbiamo visto come l’amore è più forte dell’odio, l’amore sta già vincendo perché le barriere dell’indifferenza crollano e ci si aiuta l’un l’altro concretamente sostenendosi a vicenda. Molti gli atti concreti per le squadre di soccorso, i sopravvissuti, le famiglie in lutto. Gli aiuti e le offerte di volontariato hanno superato la domanda. Che cosa possiamo fare noi di concreto, ci siamo chiesti, che non sia già stato dato? Abbiamo capito che abbiamo un dono unico, immenso da offrire in questo momento di shock e smarrimento: quella comprensione di questo grande dolore illuminata dal mistero di Gesù che sulla croce giunge a gridare l’abbandono del Padre. Siamo certi più che mai dell’amore di Dio e che questa sofferenza porterà frutti.” Una certezza che si imprime in tanti: “Tutto crolla… Oggi ho sentito in modo più forte che anche se tutto crolla… l’amore di Dio resta” (Francesca 17 a. Scicli). Da Los Angeles: “Ci impegniamo ad amare tutti, specialmente quelli che soffrono per questa tragedia. Vediamo, nonostante tutto, segni di quel mondo nuovo per cui vogliamo vivere”. (altro…)
Ott 6, 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
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